Il licenziamento collettivo – l’odierna procedura di mobilità –  è il licenziamento che il datore di lavoro può adottare in due situazioni. La prima: quando ha già in atto sospensioni dal lavoro con intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria e non può risanare o ristrutturare l’azienda per poter superare la crisi in atto. La seconda: nel caso in cui abbia più di 15 dipendenti e voglia licenziarne almeno 5 nell’arco di 120 giorni perché deve ridurre o trasformare l’attività, o in caso di cessazione dell’attività.

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Qual è la procedura da seguire nei licenziamenti collettivi?

La procedura da seguire è disciplinata dalla legge 223/1991:

  • il datore di lavoro deve informare prima di tutto le Rappresentanze sindacali aziendali e i Sindacati maggiormente rappresentativi con una comunicazione scritta, specificando i motivi che gli impediscono di adottare strumenti alternativi al licenziamento e indicando le eventuali misure che intende avviare per ridurne l’impatto sociale
  • se il sindacato lo richiede, dopo l’invio dell’informazione, viene fatto un esame congiunto perché le parti possano raggiungere un accordo e stabilire i criteri per scegliere quali lavoratori licenziare
  • i lavoratori messi in mobilità vengono iscritti in una lista che garantisce loro un accesso agevolato al lavoro e il datore di lavoro può assumere con contratto a tempo determinato (per un periodo non superiore a 12 mesi) i lavoratori iscritti alla lista

Quali sono i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno subìto un licenziamento collettivo?

I lavoratori e le lavoratrici in mobilità hanno il diritto all’indennità di mobilità, ma solo se hanno almeno 12 mesi di anzianità aziendale (di cui 6 di lavoro effettivamente prestato) e se il datore di lavoro rientra nel regime della Cassa integrazione guadagni straordinaria.

In quali casi il licenziamento è considerato illegittimo?

Se il giudice rileva che i motivi che hanno portato al licenziamento non sussistono, oppure che non sono stati individuati, o rispettati, e criteri di scelta dei lavoratori da licenziare, il licenziamento è illegittimo e il lavoratore ha diritto ad essere tutelato dalla legge.

Il lavoratore o la lavoratrice che subisce un licenziamento collettivo ha diritto alla disoccupazione?

Sì, la legge prevede che le lavoratrici e i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il posto di lavoro possono chiedere un’indennità di disoccupazione NASpI.

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