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Qualunque sia il motivo del licenziamento, le valutazioni da fare e le implicazioni delle decisioni da prendere devono essere soppesate con attenzione. Nel caso dei licenziamenti disciplinari – giusta causa e giustificato motivo soggettivo – la valutazione è sul comportamento del dipendente e quindi le motivazioni devono essere soppesate con scrupolo e con la consulenza di un giuslavorista, per evitare che un errore procedurale o di valutazione renda inefficace la decisione del datore di lavoro. Nel caso dei licenziamenti dovuti a motivi oggettivi, è importante che si tratti di ragioni davvero rilevanti, altrimenti il licenziamento potrebbe essere giudicato illegittimo. Il mio consiglio è di affidarsi alla consulenza di un avvocato del lavoro prima di mettere in atto qualsiasi licenziamento disciplinare o per giustificato motivo. Il licenziamento è una decisione delicata per tutte le parti coinvolte, deve seguire un iter preciso sancito dalla legge e valutato alla luce delle conseguenze che potrebbero verificarsi.

Avv. Sergio Palombarini
Avvocato titolare, Studio Legale Palombarini